giovedì 21 febbraio 2008
Riconoscimenti: NOT IN MY NAME!
Non ci si poteva aspettare altro. Italia semplice dependance degli Stati Uniti. Dalema ministro fantoccio. Parliamo d'Europa ma non rispettiamo le decisioni della Comunità Europea (mi riferisco al caso Europa7). Ma ci affrettiamo a riconoscere il Kosovo. L'Europa, giustamente, sul Kosovo è profondamente divisa. Io non credo che le motivazioni addotte al riconoscimento siano valide. Non lo credo, perché partendo dal principio del Kosovo chiunque può rivendicare una propria indipendenza. Lo potrebbe fare la Sicilia, la Sardegna, l'Alto Adige, la stessa Lombardia, la Padania... insomma, riconoscere il Kosovo significa dare ragione al secessionismo. Oppure dire che ciò che è vero da una parte del mondo non è la stessa cosa da un'altra. Se si riconosce un'ordine costituito, il Kosovo è parte - storicamente e fisicamente - della Serbia, gli albanesi del Kosovo una minoranza, e dunque la Serbia ha tutti i diritti per mantenere questa regione all'interno del suo territorio. Se non fosse così, questo significherebbe che tutti noi potremmo chiedere l'indipendenza dall'Italia. Alcuni direbbero: oggi ho convocato il massimo consiglio che mi rappresenta, me medesimo, e ho statuito che il Governo Italiano non rappresenta la mia persona, dunque dichiaro la mia casa indipendente dallo Stato Italiano. Ecco, che ognuno si faccia una secessione in casa propria, cominciando dal ministro Dalema e le sue bombe su Belgrado. Vergogna. Dalema, not in my name.
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