lunedì 10 marzo 2008

Un uomo in Kittah


Leggere le notizie sul più grande quotidiano online in Italia è un piacere. In particolare, apprendere parole nuove, desuete. Da slavista devo dire di essere sorpreso ogni volta da differenti traslitterazioni di nomi russi. Nomi che esistono solo sulle pagine del Corriere (e probabilmente nella mente di chi scrive la notizia). Mi rendo conto però che non è un problema legato alle lingue slave, ma in generale a tutte le parole che il giornalista non ri-conosce. E dunque inventa. Così, oggi, in un'articolo che riporta l'opposizione di alcuni membri del PdL-Cdl alla candidatura di Ciarrapico nelle liste del PdL, Fiamma Nirenstein, durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nelle stesse liste, commentando le dichiarazioni dell'ex patron dell'AS Roma, avrebbe affermato: «Ho visto Fini con la Kittah chiedere scusa a Gerusalemme per quanto è accaduto, (...) ». Kittah è un modo nuovo nello slang dei giovani per dire kitty (la semantica del nome è legata a foto di gatti in pose dolci o simpatiche). Per l'occasione Fini ha dismesso la kippah (quello di cui parla Nirenstein) e cantato la canzone Vecchia kittah:

E' giunta mezzanotte,
si spengono i rumori,
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè¨;
le strade son deserte,
deserte e silenziose,
un'ultima carrozza cigolando se ne va.
Il fiume scorre lento,
frusciando sotto i ponti,
la luna splende in cielo,
dorme tutta la città :
solo va un uomo in kittah.
Ha una kittah per cappello,
due diamanti per gemelli,
un bastone di cristallo,
la gardenia nell'occhiello,
e sul candido gilè
un papillon, un papillon di seta blu.
Si avvicina lentamente
con incedere elegante,
ha l'aspetto trasognato,
malinconico ed assente,
non si sa da dove vien
nè dove va;
chi mai sarà
quell'uomo in kittah.
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit,
buona notte,
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati,
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.
Parapapa.
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit,
buona notte,
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati,
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.
Kittah kittah.

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