lunedì 29 dicembre 2008

Buon anno con Travaglio

ovvero, quello che non ti dicono né i giornali né i politici... che mondo, ragazzi! Leggete qui su Beppe Grillo.

mercoledì 10 dicembre 2008

Questa è la storia

Quando i comici fanno i politici e i politici fanno i comici...

Io mi chiedo: ma è possibile chiedere asilo politico a qualche nazione scandinava?

martedì 9 dicembre 2008

Il sig. M e FB


Siamo proprio sicuri che il leghista, il sig. Salvini, non abbia usato il servizio offerto da Facebook senza infrangere il regolamento ricorrendo ad una o più delle seguenti azioni? Riporto dal regolamento di FB:



  • Colleziona indirizzi email o altre informazioni per contattare utenti tramite servizio o sito, elettronicamente o in altro modo per mandare e-mail o altri mezzi di comunicazione non richiesti;
  • Se tu utilizzassi il servizio o il sito Web in un illegale modo o in un altro modo che può fare danni, disattivare, sovraccaricare o compromettere il sito Web;
  • usare script automatici per raccogliere informazioni o interagire in altro modo col servizio o col sito;
  • contenuti caricati, postati, trasmessi, condivisi, venduti o altro possono essere da noi ritenuti pericolosi, minacciosi, illegali, diffamatori, trasgressivi, molesti, volgari, osceni, fraudolenti, invasivi dei diritti di privacy o pubblicitari, odiosi o obiettabili per motivi etnici e razziali;
  • caricare, pubblicare, trasmettere, condividere, memorizzare o altrimenti rendere disponibile qualsiasi video di natura differente da quella personale che: (i) sia tuo o di tuoi amici, (ii) sia stato fatto da te o da tuoi amici, oppure (iii) siano opere d'arte originali o animazioni create da te o da tuoi amici;
  • registrarsi su più di un singolo accont, aprire un account per conto di un altra persona, o aprire un account per conto di un gruppo o di una persona giuridica;
  • impersonifica qualsiasi persona o entità, o dai una falsa rappresentazione di te stesso, della tua età o della tua associazione con qualsiasi persona o entità;
  • caricare, pubblicare, trasmettere, condividere o in ogni modo rendere possibile qualsiasi pubblicità non richiesta o non autorizzata, sollecitazioni, materiali promozionali, "messaggi spazzatura", "spam", "catene", "schemi piramidali", o qualsiasi altra forma di sollecitazione;
  • carica, pubblica, transmette, condivide, immagazzina o in alternativa rende pubblico sul Sito ogni informazione sensibile di qualsiasi terza parte. Sono inclusi gli indirizzi, i numeri di telefono, gli indirizzi email, il Codice Fiscale e i numeri di carte di credito;
  • cercare di ottenere informazioni personali da un minore di 18 anni o passwords o informazioni che permettano di identificare qualcuno a scopo commerciale o illegale;
  • caricare, pubblicare, trasmettere, condividere o mettere a disposizione in altri modi qualsiasi materiale che contenga software virus o altri codici, file o programmi per computer progettati per interrompere, danneggiare o limitare la funzionalità di qualsiasi software o hardware per computer o equipaggiamento per telecomunicazioni;
  • intimidisce o infastidisce qualcun altro;
  • caricare, postare, trasmettere, condividere, immagazzinare o in qualche modo rendere disponibile contenuti che possono costituire, incoraggiare o fornire istruzioni a carattere criminale, violare il diritto di ognuna delle parti, o che possono altrimenti obbligare o violare qualsiasi tipo di legge: locale, statale, nazionale o internazionale;
  • Usare o effettuare tentativi di usare account, servizi o sistemi di terzi senza autorizzazione da parte della società, o creare una falsa identità sul servizio o sul sito.
  • caricare, postare, trasmettere, condividere, immagazzinare o rendere disponibili contenuti che, ad esclusivo giudizio della Compagnia, è sgradevole o limita o vieta qualsiasi altra persona dall'usare o usufruire del sito, o che espone la compagnia, o che espone la Compagnia o i suoi utenti a qualsiasi tipo di danno o di obbligo.
E, dunque, in un periodo di crisi, c'era proprio bisogno di aprire un'interrogazione parlamentare al ministero per "motivi personali" camuffati da "ragion di stato"?

venerdì 28 novembre 2008

Lingue e hacker: la guerra del futuro.

La mia università avrà molti difetti, come tutte le istituzioni pubbliche in Italia, ma ha sicuramente grandissimi meriti. Uno di questi sono i corsi di lingua italiana per studenti stranieri, offerti dall'ateneo e pubblicizzati online da una delle pagine del sito istituzionale. In Russia un certo redMin, un hacker russo immagino, ha deciso di oscurare la pagina. Mi chiedo perché... ma la risposta è molto semplice. Il costo dei corsi di Tor Vergata è sicuramente inferiore rispetto al costo dei corsi di lingua offerti a Mosca. Immagino che questo redMin sia ben pagato per oscurare pagine di un sito di un'istituzione importante come l'Università di Roma. I nostri hacker si divertono a oscurare i siti della politica, i loro hacker invece amano incassare soldi da qualche scuola privata. La guerra tecnologica l'abbiamo già persa in partenza. Ciao ciao Italia.

venerdì 21 novembre 2008

In Italia troppi casinELLI!

Cassinelli Cassinelli, ma ti ci devo mandare dalla Russia? Se vuoi ti ci mando anche. Tanto io "a quel paese" già ci sono. Qui in Russia ancora non s'è svegliato nessuno con una proposta così assurda come la tua. Eppure in Italia tutto tace. In tempi critici come questi, Cassinelli, non trovi niente di meglio da fare che grattare la rete? Cassinelli, su impara, allora, dalla Cina. Lì la sanno controllare bene la rete. Vuoi che l'Italia diventi come la Cina? Fai pure. Fai le cose serie, non fare il sottile. Tanto lo sai, in Italia l'opposizione non esiste. ... O forse no. Probabilmente l'onda della crisi sommergerà anche te.
Per maggiori delucidazioni leggere l'articolo su Punto Informatico.

giovedì 6 novembre 2008

L'onda a Tor Vergata

Qualche giorno fa l'on. Bocchino è stato contestato alla facoltà di Lettere e Filosofia di Tor Vergata da studenti dell'Università. Quanto spazio i mass-media dedicano a notizie come queste, e quanto invece a notizie inutili o soporifere? Per fortuna esiste internet, per fortuna c'è YouTube. Per fortuna ormai abbiamo tutti la possibilità di informare ed essere informati al di fuori del vecchio schema propagandistico dei mass-media. Invito inoltre a vedere un brevissimo reportage su uniroma.tv. Forza ragazzi, siamo con voi. Indipendentemente dalle varie ideologie che hanno marcato le nostre esistenze.

domenica 2 novembre 2008

Fiaccolata al Circo Massimo


Domenica 2 novembre 2008

Studenti al Circo Massimo

Fiaccolata umana contro la l.133/2008






Il sottoscritto alla protesta
del 2 novembre al Circo Massimo
contro i tagli indiscriminati
previsti dalla l.133/2008.

venerdì 31 ottobre 2008

Il rock è con la protesta!

Pino Scotto, con parole semplicissime, si esprime sulla protesta contro la 193 e la 197 e appoggia gli studenti. In sottofondo canzone evocativa dei Bauhaus con la voce di Peter Murphy che intona Bela Lugosi's Dead, di cui pubblico il testo:

White on white translucent black capes
Back on the rack
Bela Lugosi's dead
The bats have left the bell tower
The victims have been bled
Red velvet lines the black box
Bela Lugosi's dead
Undead undead undead
The virginal brides file past his tomb
Strewn with time's dead flowers
Bereft in deathly bloom
Alone in a darkened room
The count
Bela Logosi's dead
Undead undead undead


giovedì 30 ottobre 2008

30 ottobre 2008

Alcune foto di fronte al Ministero della Pubblica Istruzione. Non si vede alcuna tensione, come falsamente riportato dai mass-media.

Nella prima foto il "gruppo" di studenti universitari che si appresta a protestare di fronte al Ministero.




















Nella seconda foto il "gruppo" di studenti universitari che protesta di fronte al Ministero.




















Nella terza immagine tre rappresentanti dei dottorandi della Facoltà di Lettere di Tor Vergata: Alessandro, Raffaella e Laura.





















Ancora i tre dottorandi di Tor Vergata, con il loro silenzioso invito agli altri dottorandi, di coalizzarsi nella protesta contro la l.193/2008. Quanti dottorandi silenziosi infatti fanno il gioco di chi sfrutta il loro silenzio per accaparrarsi la ragione?

mercoledì 29 ottobre 2008

Referendum confusionale



Le notizie sono veramente la fonte della confusione tra la gente. E' tutto creato ad arte per guidare l'opinione pubblica verso posizioni precedentemente volute. Da chi?
Ci vogliono far credere che ci sia una lotta ai vertici, uno scontro parlamentare. Ci vogliono far credere che esista ancora un'opposizione, ma un'opposizione - in un paese democratico - è coesa! questa opposizione vuole invece solo altre future poltrone. L'opposizione veltrusconiana chiede il referendum... confonde le acque.
Non tutti i cittadini sanno infatti che le leggi verso cui protestano gli studenti sono due: la l.133/2008 (università e ricerca) e il dl.137/2008 (elementari e superiori) convertito in legge. Il secondo può essere abrogato con un referendum, il primo invece, in quanto parte di una finanziaria, può essere al massimo ridiscusso a novembre. Oggi gli studenti manifestavano sostanzialmente contro l'approvazione del dl.137, mentre Cossiga urlava: "Difendono i baroni". Insomma, un continuo uso dei mass-media pur di confondere la popolazione che subisce questa guerra mediatica. Mia madre crede, ad esempio, che oggi a piazza Navona i ragazzi dei centro sociali abbiano scatenato una rissa. In realtà è stato permesso ad un camioncino carico di mazze e bastoni di accedere nella piazza - una cosa inaudita! Con quale permesso? Chi ha dato l'ordine alla polizia di lasciar passare un mezzo privato in una piazza comunemente chiusa ai mezzi privati? Silenzio dei mass-media.
Gli occupanti della vettura erano tutti appartenenti ad un noto movimento giovanile di estrema destra. Come mia madre, gli italiani vengono continuamente ingannati da questa informazione da regime sudamericano. Ma in Italia il governo e l'opposizione agiscono in maniera più sottile, non hanno bisogno di stadi e desaparecidos. In Italia basta semplicemente il controllo totale dei media. E poi, una volta ottenuto questo, si può fare tutto il resto... anche distogliere l'opinione pubblica, con problemi creati ad arte, dalle future leggi porcata.
Piuttosto che referendum confusionali, proporrei di scegliere dal mazzo 5 leggi porcata votate dal parlamento negli ultimi 2 anni e raccogliere firme per un referendum abrogativo. Come dice lo zorro de noantri: loro non molleranno mai, noi neppure.

lunedì 27 ottobre 2008

Ricercatori e dottorandi in mutande

Ma cosa vogliono tagliare? Ma tagliassero i costi della politica, tagliassero le province, che sono una cosa inutile, accorpandole alle regioni. Dimezzassero i politici, si togliessero la scandalosa pensione dopo due anni, si avvicinassero ai livelli delle persone normali, scendessero dal piedistallo e si rimboccassero le maniche. E' facile fare falsa retorica, o cavalcare l'opinione pubblica con la costante propaganda e l'arte dei mezzi d'informazione di distorcere la realtà. Ma la realtà è quella che si vede in questa foto, è una realtà triste e amara. Libera ricerca in libero stato, dovrebbe essere il motto di questa riforma... e invece: la riforma non esiste!
Al nano & co una parola unica: vergognatevi, buffoni!
Mi fa specie che diecimila studenti di Forza Italia nei prossimi giorni sfileranno per difendere la riforma... neppure i giovani di AN hanno osato tanto, loro vicini alla base...
Ma forse questi studenti azzurri agiscono in questo modo perché dai baroni si passerà direttamente alla politica? Anche per loro, come per gli amici e parenti, ci sarà sicuramente un posto in una istituzione o in una fondazione... già sono riusciti a piazzare le mignotte in parlamento, e dunque al posto della meritocrazia - di cui prima sbandieravano l'importanza nel sistema universitario - si passerà alla politocrazia. I dottorandi e i ricercatori avranno uniformi azzurre con su scritto: MEDIOLANUM!

Good

Viggo Mortensen, alla festa del cinema di Roma, parla di Good, in cui un professore nella Germania degli anni Trenta diventa nazista. Cito le parole di Mortensen, tratte da un articolo sulle pagine del Corriere, che riguardano le dittature nella storia dell'uomo: «molti decidono semplicemente di votare il meno peggio, come può essere successo in Italia con Berlusconi, o nel mio Paese con Bush, spinti dalla paranoia e dalla paura. Ora chi l'ha fatto non può lamentarsi (...) I governi, buoni o cattivi, vogliono far pensare che quello che fa un individuo non conti, ma non è così. Ci sono sempre persone che trascorrono 24 ore al giorno a toglierci le nostre libertà personali. Se Barack Obama vennise eletto, gli andrà ricordato ogni giorno». Poi Mortersen ha affermato che per interpretare il ruolo del protagonista del film, un professore universitario collaborazionista, ha riflettuto «sul Brasile, l'Argentina, gli Usa negli ultimi otto anni e l'Italia sotto Berlusconi. Tutti i governi, qualunque sia la loro Costituzione, hanno come obiettivo primario la sopravvivenza, e il modo migliore per ottenerla è la vecchia regola del divide et impera. Sta ai cittadini chiedere qualcosa di diverso, perché ogni governo cercherà di schiacciare l'opposizione, creare un senso di sfiducia negli altri, puntando su temi come la sanità o accentuando la paranoia verso i propri vicini».

domenica 26 ottobre 2008

Ipnosi comunicativa

Narra l'agiografo, nella Vita Sancti Silvii Arcoriensis, che San Silvio da Arcore fu, nel corso della sua vita terrena, un uomo molto influente nel panorama socio-politico dell'italico stivale. Le parole di San Silvio venivano ripetute più volte dai mezzi di comunicazione, ed avevano una forte presa sulla società italica. Le lotte per la libertà (sua e dei suoi amici) fecero di San Silvio uno dei santi più significativi del XX, e fors'anche del XXI secolo. Narra l'agiografo che spesso San Silvio comunicasse informazioni differenti a giorni alterni, in base al dialogo esclusivo che il Signore aveva intavolato con lui. San Silvio da Arcore ascoltò la parola di Dio: "allontana i cattivi che pervertono i giovani e li scostano dalla strada della libertà (tua e dei tuoi amici)". E San Silvio immaginò una radicale riforma della scuola e dell'università. Per questo San Silvio chiamò a sè la Beata Mariastella da Leno, San Renato da Venezia, ed altri uomini pii colmi di spirito di libertà, e comunicò loro la volontà del Signore. Il progetto divino venne eseguito scrupolosamente, scuola ed università pubbliche vennero finalmente distrutte dalle fondamenta e ricostruite a immagine e somiglianza del Santo di Arcore. I malefici ricercatori nichilisti vennero condannati al fuoco eterno della Gehenna: morirono per fame nell'arco di sei mesi, e i loro spiriti dannati raggiunsero Satana all'Inferno. San Silvio da Arcore viene ancora oggi ricordato come il Salvatore della Patria, che liberò l'Italia dalla giustizia, dall'uguaglianza, dalla libertà dei comunisti nichilisti materialisti anarchici e facinorosi. E, al contempo, donò all'Italia un regime di giustizia, uguaglianza e libertà (per lui ed i suoi amici) che dura ancora oggi. Il giorno 29 settembre è dedicato alla memoria e al culto di San Silvio da Arcore.

venerdì 24 ottobre 2008

Lo sfascio


Ammettiamo che un giorno un ministro, spinto da un profondo legame con il mondo delle scuole private cattoliche, decida di assestare il colpo di grazia alla scuola pubblica. Ammettiamo pure che abbia in mente la dissezione dell'intero sistema scolastico e dell'università in favore degli enti di diritto privato. Ammettiamo ancora che il suo progetto serva per distogliere l'opinione pubblica da fatti più gravi. Ammettiamo infine che la stampa serva semplicemente come mezzo per influenzare l'opinione pubblica in un senso o nell'altro, in un dibattito inutile perché, semmai, si sarebbe dovuto parlare di riforma positiva, e non difettosa. L'italiano medio dorme d'un sonno profondo per colpa di mass-media corrotti. Oppure non sa più chi lo rappresenta, perché l'interpartito veltrusconiano è ormai realtà. Per questo, non ci è rimasto nient'altro da fare che organizzare il funerale per lo sfascio dell'Università.

giovedì 23 ottobre 2008

Divide et impera!


Alcuni raccontano storie lontane nel tempo. Storie di terroristi in un Ottocento pieno di fermento, guerre, rivoluzioni, massoneria. Un Ottocento in cui i sommovimenti politici partivano dalle università e si diffondevano, a stento, tra i contadini. Siamo in Russia, negli anni Settanta dell'Ottocento. L'istruzione statale comincia ad esser non esclusivo patrimonio di figli di nobili, ma fruibile anche da figli di funzionari statali, della borghesia, della popolazione ebraica. Componenti di un Impero in pieno fermento per le continue riforme di Alessandro II. E le voci dei reazionari che vorrebbero una minore apertura all'altro, il diverso. Immaginiamo che i rivoluzionari nascano in quelle università e comincino ad utilizzare metodi sempre più violenti per sovvertire l'ordine dello stato. Si potrebbe ipotizzare che dietro alcuni ci sia la mano occulta di un potere forte. E' stato più volte affermato che dietro a parte del terrorismo dei Settanta dell'Ottocento, ma anche nei decenni successivi, agisse il potere occulto di alcuni importanti reazionari che occupavano alte cariche dello Stato. Uno dei più noti romanzi russi degli ultimi anni, Il consigliere di Stato, di Boris Akunin, mostra quanto fosse importante l'apporto, per la destabilizzazione dello stato russo, dell'opera di un burocrate che muoveva di nascosto i fili della rivoluzione.

Altri raccontano storie vicine negli anni, o forse nei giorni. Immaginano che ci sia qualche potere occulto che abbia cominciato a pensare di sovvertire l'ordine costituito della Repubblica Italiana. O, forse, dicono, siano sulla buona strada per modificare pacificamente la Repubblica in uno stato altro, lontano purtroppo dalle democrazie occidentali. Queste persone affermano che, dietro a continui tentativi di modificare parti dell'organizzazione dello stato, si vogliano ottenere tre obiettivi fondamentali:
1) La lobotomizzazione dell'opinione pubblica, abbassandone sostanzialmente il livello culturale, e non permettendo più a tutti l'accesso all'istruzione pubblica garantito dalla Costituzione Italiana.
2) La divisione dell'opinione pubblica, attraverso lo scontro sociale, e la cruda opposizione tra le varie componenti dello stato, necessaria a garantire una stabilità di governo attraverso l'antico motto: divide et impera!
3) Il ricorso alla violenza attraverso l'uso della polizia nella gestione dell'ordine pubblico, affinché, intensificando lo scontro e aggravando la tensione, siano fomentate nuove forme di violenza.
Il risultato di tutto questo, raccontano alcuni, è l'abbassamento dei diritti e la diminuzione della libertà individuale, in nome del mantenimento (falso) di un ordine pubblico per permettere la piena sovversione, da parte di questo gruppo interpartitico, della democrazia italiana in un'opera silenziosa.

La conclusione, centocinquant'anni fa, fu piuttosto tragica. Nell'Impero russo, il 1 marzo 1881, lo zar riformista pagò con la vita la sua opera di apertura...

Dell'Italia, invece, non so nulla. Penso che dottorandi e ricercatori non si debbano più occupare di un'Italia che non li merita. Perché un paese che non finanzia la ricerca non è un paese civile. Penso che dottorandi e ricercatori debbano espatriare e dare lustro a stati civili degni di questo nome. Al "divide et impera" una sola risposta: addio!

mercoledì 15 ottobre 2008

Travagli per Travaglio

Travaglio è stato condannato per aver diffamato Previti, come dovrebbe apparire tra le righe di questo articolo tratto da L'Espresso di 6 anni fa.
Oltre al fatto che non si capisce in questa sede dove sia la diffamazione nei confronti di Previti, tutto l'articolo è costruito su carte giudiziarie e rivelazioni di pentiti attestate nei vari processi.
Insomma, la condanna a Travaglio ha l'unico scopo di tentare di screditare una persona che, per la precisione, non si può screditare. Non è la Bibbia, ma neppure un coglione. Eppure i giornali, senza entrare nel merito dell'articolo di 6 anni fa, titolano a gran voce della condanna di Travaglio. Non vi pare che in Italia le notizie siano date seguendo un preciso schema politico? La stampa in Italia è semplicemente uno strumento controllato di lotta, il Corriere - come altri quotidiani - sono mezzi asserviti a grandi gruppi industriali e di potere, i giornali sono il bubbone che getta pus di un sistema ormai malato e pericoloso. E, dunque, non ci rimane altro che PENSARE CON LA NOSTRA TESTA e NON MOLLARE MAI!

venerdì 26 settembre 2008

Seconda parte sul nucleare!

Rubbia termina il suo discorso.

Tutte le verità sul nucleare

Il governo racconta barzellette, poi usa i soldi per la ricerca come prestito ponte per salvare Alitalia, e infine si inventa il nucleare (dopo un referendum in cui il popolo italiano si espresse negativamente sulla questione). Qui parla Rubbia, esiliato in Spagna. Perché dovremmo credere ad un Claudio Scajola qualunque piuttosto che al premio nobel per la fisica Carlo Rubbia? Io non mi fido della politica, spero che voi facciate altrettanto!

giovedì 25 settembre 2008

venerdì 19 settembre 2008

Berluscalia

Visto il modo in cui questo nostro grandissimo statista ha gestito il problema dei rifiuti a Napoli e la crisi Alitalia, ho pensato di dedicargli questa canzone. Nel testo c'è una descrizione piuttosto approfondita della psiche del nostro magnifico nano politico.

giovedì 11 settembre 2008

Differenziata e Recupero vs. Consumismo

Il progresso di 70 anni fa a Milano, contro il regresso di Napoli o Milano del 2008. I nostri amministratori si vergognino!

martedì 9 settembre 2008

I bassifondi di Pietroburgo

Il treno viaggiava lentamente mentre si avvicinava alla stazione Finlandia di San Pietroburgo. Il telefono squillava. Sulla banchina mi aspettava un amico del padre di una mia amica dottoranda conosciuta anni fa all'Università di Mosca. Dai finestrini del vagone scorgevo le sagome delle persone in attesa. Una in particolare aveva attirato la mia attenzione: un uomo calvo, molto alto,
vestiti e stracci, ...
Sceso dal treno, mi venne in contro Volodja (nome fittizio), accogliendomi con calore. Ma Volodja era esattamente l'uomo che avevo scorto dal finestrino del treno. Un personaggio delle Anime morte, veramente grottesco. Volodja offrì subito il suo aiuto, prese parte dei miei bagagli, mi consigliò di comprare immediatamente una scheda telefonica molto economica, la vendevano proprio di fronte alla stazione, e non potevo certo farmi sfuggire l'occasione. E così mi porta da una ragazzina di sedici-diciassette anni che vendeva schede SIM per cellulari nel bel mezzo della strada, e le attivava col suo cellulare tenuto insieme da un nastro di scotch. Il prezzo, in effetti, era molto conveniente, e le tariffe del tutto irrisorie.
Scendemmo con Volodja, dopo aver perso mezz'ora per comprare la tessera, nella stazione della metropolitana, per prendere le due linee che ci avrebbero portato a Narvskie vorota, a casa sua. Mi aveva detto che l'appartamento era un po' "na remont", che stavano facendo dei lavoretti - e mi trovo metà casa senza pavimento, la stanza - in cui ho vissuto per alcuni giorni - completamente piena di cose messe lì da anni, con la polvere fino al soffitto, un divano letto del quindicidiciotto di una scomodità infernale, una sporcizia da galera, l'impianto elettrico malmesso, le luci della camera con falsi contatti che ne provocavano lo spegnimento: insomma, avevo raggiunto Dante all'Inferno.
Quel demente di Volodja nemmeno si era preoccupato di mettere in ordine la stanza, di liberarla prima del mio arrivo. La cucina lorda, piatti sporchi e pentole unte dappertutto, riscaldamento a gas senza manopola e valvola di sicurezza, e l'accensione elettrica rotta - quindi per l'acqua calda accensione a mano, cioè a cerini! Per non parlare del cesso, disgustoso, con un particolare
odore costante che mi nauseava ad ogni accesso, e la vasca di mille diverse tonalità di grigio, nero, giallo e rosso.
I miei problemi con lo sporco sono atavici, forse dovuti al fatto che da quando sono nato - 35 anni - vivo accanto ad un campo nomadi romano che di sporcizia ed inquinamento atmosferico è sovrano. Ma oltre alla sporcizia e al lordume, la polvere è il nemico che non mi permette di dormire: ho problemi di sinusite e la polvere, quando sono disteso, non mi fa respirare, il naso si riempe e boccheggio come un pesce d'acqua dolce.
Ecco, il boccheggiare come un pesce fu la condizione notturna di quei giorni all'Inferno di Pietroburgo. Un'insonnia - o un dormiveglia - dovuta anche al timore di saltare in aria per quel maledetto impianto a gas - cosa non tanto rara in Russia a causa di impianti vecchi e malmessi. E poi c'era quel diavolo di Volodja che mi gettava nella più profonda inquietudine.
La prima mattina mi piomba in camera alle otto cercando di svegliarmi - nessuno gliel'aveva chiesto, avevo messo la sveglia alle nove - dopo una notte insonne su quel letto, con quei pensieri, respirando male. Ovviamente i suoi scossoni generarono in me una semplice reazione di fastidio.
Il personaggio, noto come Lo Sdentato (per la mancanza della metà dei denti da entrambe le arcate palatali), aveva pensato bene di agire come se io non fossi stato lì, non fossi esistito, fossi stato un fantasma italiano apparso per diletto - o, meglio, per difetto - accendere la televisione a tutto volume - non per svegliarmi! Semplicemente perpetrava la sua solitaria abitudine di svegliarsi e accendere la televisione come fosse il boato di un cannone! Insomma, un vero e proprio terrore psicologico da manicomio sovietico. Insomma, mi sentivo affine all'intelligencija dissidente di qualche decennio prima.
La sera mi chiese di comprargli una birra dandomi una somma corrispondente alla metà del costo della bottiglia; gliela comprai comunque, ma appena accostò le labbra al collo era già ubriaco. Mi venne il dubbio: forse mi trovavo con un alcolizzato, cosa piuttosto normale - come si sa - da quelle parti. Invece no. Il giorno seguente partì per la dacia, per poi ritornare di notte, barcollando come un ubriaco, ma con quella parlatina lenta e precisa, e un po' addormentata, propria dei tossici. Gli guardai immediatamente le braccia. Tagli e buchi. Pensai: non è possibile!
Probabilmente era proprio un drogato fottuto. Mi dice: devo uscire nuovamente di casa per fare una cosa, e rientra più cotto di prima. Ma parlando - come fanno i tossici - in una sorta di logico ragionamento. Dunque - mi convinsi - avevo visto bene, non era stato un sogno, non era solo alcool.
L'alcool è il padre dell'intelligencija, è la madre degli scrittori, è la sorella dei ricchi e poveri, e il cuginetto dei disadattati. L'alcool è il filo conduttore che lega strati sociali e generazioni nei secoli della storia russa. L'alcool è una piaga sociale, ma è anche una pietra miliare della cultura. Parole, segni, rituali, il corso della vita: per la maggior parte del popolo russo l'alcool assume il valore di dogma religioso. Non si discute. Fosse stato solo l'alcool, forse le cose non sarebbero comunque cambiate, ma avrei pensato di essermi trovato in una di quelle situazioni che leggevo nelle storielle di Dovlatov, o meglio - entrato a far parte del poema alcolico di Venedikt Erofeev. Invece no! Ero sceso in profondità nella voragine dell'Inferno, e non so se da lì sarei mai più uscito.
Il giorno dopo Volodja-Lo Sdentato rientrò a casa completamente ciucco. Volodja era grosso, molto più grosso di me, alto oltre due metri. Volodja avrebbe potuto prendermi con le sue manone e staccarmi lentamente la pelle, per poi tagliare le mie carni con tutte quelle mannaie che nascondeva in cucina, cuocermi e mangiare parti di me, oppure sbattere qualche pezzo nel frigorifero, per darlo poi in pasto al suo cane - al momento in Dacia con la madre. La madre...
Telefonava alla madre, parlava con la madre, diceva che la madre aveva bisogno del suo aiuto, l'aiuto di uno psicopatico drogato alcolizzato e disoccupato, che non aveva altre occupazioni se non quella di camminare come un folle all'interno dell'appartamento, in quei sessanta metri quadri in cui si sentiva ovunque il suo fiato puzzolente.
Era rientrato a casa ubriaco, come al solito. Anche se aveva dimostrato di essere dotato di una certa cultura, spesso superficiale - conosceva l'arte e la letteratura - le sue posizioni erano spesso colme d'errori, di sviste, e di convinzioni ortodosse - secondo il suo pensiero era sempre nel vero - tali da rendere il dialogo impossibile. Chissà, a contraddire le sue cazzate si sarebbe potuto trasformare in un Mr.Hyde slavo, e piantarti un coltello sulla schiena. Chissà, magari proprio al rientro in casa, dopo una bevuta, o prima di una pera. Come scriveva il compianto Terzani, dietro ogni uomo si nasconde il peggior violentatore, maniaco, criminale...
Nel frattempo, mentre tutto questo avveniva lento e inesorabile come lo scorrere dei minuti in quella casa posseduta, mentre con la mente Volodja-Lo Sdentato, ormai fatto e pieno d'alcool, mi prendeva a pugni e calci, mi gettava sul pavimento colpendomi in pancia e mi sfondava il cranio con l'angolo di un altoparlante degli anni Ottanta, mentre io cercavo di sfuggire al mio destino ruotando le dita su una coroncina di grani e pregando il mio Dio, la stanza, la casa, Volodja, Pietroburgo, la Russia, il mondo, l'intero universo scomparve. L'idea - fissa - divenne una sola: trovare una nuova sistemazione.
Cominciai a cercare tramite internet, conoscenti e sconosciuti, raccontare la mia storia e implorare per avere un'altra casa. I soldi pagati - si, perché la topaia non l'avevo avuta in amicizia, ma m'era costata un pochettino - per me erano ormai persi: preferivo non chiederglieli indietro, lasciare le cose così, senza ulteriori appendici.
In quel momento non chiedevo altro che trovare una stanza, un po' di pace, finalmente dormire tranquillo. Un nuovo giro di amicizie: l'amica di un'amica, conoscente o sconosciuta - fate un po' voi -, che vive al centro di Pietroburgo, nell'isola Vasilevskij, mi contattò, piena di pietà, ma anche bisognosa di contante, proponendomi una camera per una cifra onesta. Era un donnone di origini ebraiche, ormai russa ortodossa da generazioni; portava però il proprio cognome ebraico con fierezza, aveva scelto di sposarsi con un ebreo russo, lui di fede giudaica, con cui aveva avuto una figlia e da cui poi si era separata. Il destino a volte è il progetto di una mente razionale: una mente di un'entità che conosce i miei studi, legati alla Russia e al mondo ebraico, al razzismo e all'antisemitismo; un'entità superiore che aveva scelto di liberarmi da quell'antisemita di Volodja - perché Volodja era un arzillo antisemita russo pronto a disseppellire i Protocolli di Sion per avvalorare antiche teorie di complotti ebraici contro la Russia - e farmi salvare da una russa ebrea nel centro di Pietroburgo.
Volodja-Lo Sdentato partì venerdì pomeriggio per la dacia. Io mi ero organizzato, avevo sentito Olesja (nome fittizio), che, all'ora stabilita, mi venne a prendere con un suo amico, per guidarmi all'isola Vasilevskij. Dopo una settimana, venerdì notte riuscii, finalmente, a prender sonno. E dormii.

lunedì 8 settembre 2008

Pasolini...

... sulla l. 20 febbraio 1958 n. 75, meglio conosciuta come legge Merlin. Segue il testo della legge:

L. 20 feb. 1958, n.75- Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione altrui(G.U. 4 mar. n.55)

Capo I

Chiusura delle case di prostituzione

1. È vietato l'esercizio di case di prostituzione nel territorio dello Stato e nei territori sottoposti all'amministrazione di autorità italiane.

2. Le case, i quartieri e qualsiasi luogo chiuso, dove si esercita la prostituzione, dichiarati locali di meretricio ai sensi dell'art.190 del T.U. di P.S. 18 giu. 1931 n.773 e delle successive modificazioni, dovranno essere chiusi entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge[ 19 set. 1958].

3.Le disposizioni contenute negli artt. 531 a 536 del c.p. sono sostituite dalle seguenti:

È punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da L.100.000 a 4.000.000, salvo in ogni caso l'applicazione dell'art.240 del c.p.:

1) chiunque, trascorso il termine indicato nell'art.2, abbia la proprietà o l'esercizio, sotto qualsiasi denominazione, di una casa di prostituzione, o comunque la controlli, o diriga, o amministri, ovvero partecipi alla proprietà, esercizio o direzione o amministrazione di esse;
2) chiunque, avendo la proprietà o l'amministrazione di una casa o altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione;
3) chiunque, essendo proprietario, gerente o preposto ad albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze, o qualunque locale aperto al pubblico o utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione;
4) chiunque recluti una persona al fine di farle esercitare la prostituzione, o ne agevoli a tal fine la prostituzione;
5) chiunque induca alla prostituzione una donna di età maggiore, o compia atti di lenocinio, sia personalmente in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia a mezzo di pubblicità;
6) chiunque induca una persona a recarsi nel territorio di un altro Stato o comunque in un luogo diverso da quello della sua abituale residenza, al fine di esercitarvi la prostituzione, ovvero si intrometta per agevolarne la partenza;
7) chiunque esplichi un'attività in associazione ed organizzazioni nazionali od estere dedite al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione od allo sfruttamento della prostituzione, ovvero in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo agevoli o favorisca l'azione o gli scopi delle predette organizzazioni;
8) chiunque in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui.

In tutti i casi previsti nel numero 3) del presente articolo, alle pene in essi comminate sarà aggiunta la perdita della licenza di esercizio e potrà essere ordinata la chiusura dell'esercizio.
I delitti previsti dai numeri 4) e 5), se commessi in territorio estero, sono punibili in quanto le convenzioni internazionali lo prevedano.

4. La pena è raddoppiata:

1) se il fatto è commesso con violenza, minaccia, inganno;
2) se il fatto è commesso ai danni di persona minore di anni 18 o di persona in stato di infermità o minorazione psichica, naturale o provocata;
3) se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il marito, il fratello o la sorella, il padre o la madre adottivi, il tutore;
4) se al colpevole la persona è stata affidata per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza, di custodia;
5) se il fatto è commesso ai danni di persone aventi rapporti di servizio domestico o d'impiego;
6) se il fatto è commesso da pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni;
7) se il fatto è commesso ai danni di più persone.

5. Sono punite con l'arresto fino ai giorni otto e con la ammenda da L.500 a 2000 le persone dell'uno e dell'altro sesso:

1) che in luogo pubblico od aperto al pubblico invitano al libertinaggio in modo scandaloso o molesto;
2) che seguono per via le persone, invitandole con atti o parole al libertinaggio.

Le persone colte in contravvenzione alle disposizioni di cui ai numeri 1) e 2) qualora siano in possesso di regolari documenti di identificazione, non possono essere accompagnate all'Ufficio di pubblica sicurezza.
Le persone accompagnate all'Ufficio di pubblica sicurezza per infrazioni alle disposizioni della presente legge non possono essere sottoposte a visita sanitaria.
I verbali di contravvenzione saranno rimessi alla competente autorità giudiziaria.

6. I colpevoli di uno dei delitti previsti dagli articoli precedenti, siano essi consumati o soltanto tentati, per un periodo variante da un minimo di due anni ad un massimo di venti, a partire dal giorno in cui avranno espiato la pena, subiranno altresì l'interdizione dai pubblici uffici, prevista dall'art.28 c.p. e dall'esercizio della tutela e della curatela.

7. Le autorità di pubblica sicurezza, le autorità sanitarie e qualsiasi altra autorità amministrativa non possono procedere ad alcuna forma diretta od indiretta di registrazione, neanche mediante rilascio di tessere sanitarie, di donne che esercitano o che siano sospettate di esercitare la prostituzione, né obbligarle a presentarsi periodicamente ai loro uffici. È del pari vietato di munire dette donne di documenti speciali.

Capo II

Dei patronati ed istituti di rieducazione

8. Il Ministro per l'Interno provvederà, promovendo la fondazione di speciali istituti di patronato, nonché l'assistendo e sussidiando quelli esistenti, che efficacemente corrispondano ai fini della presente legge, alla tutela, all'assistenza ed alla rieducazione delle donne uscenti, per effetto della presente legge, dalle case di prostituzione.

Negli istituti di patronato, come sopra previsti, potranno trovare ricovero ed assistenza, oltre alle donne uscite dalle case di prostituzione abolite dalla presente legge, anche quelle altre che, pure avviate già alla prostituzione, intendano ritornare ad onestà di vita.

9. Con determinazione del Ministro per l'Interno sarà provveduto all'assegnazione dei mezzi necessari per l'esercizio dell'attività degli istituti di cui nell'articolo precedente, da prelevarsi dal fondo stanziato nel bilancio dello Stato a norma della presente legge.

Alla fine di ogni anno e non oltre il 15 gennaio successivo gli istituti di patronato fondati a norma della presente legge, come gli altri istituti previsti dal precedente articolo e che godano della sovvenzione dello Stato, dovranno trasmettere un rendiconto esatto della loro attività omettendo il nome delle persone da essi accolte.Tali istituti sono sottoposti a vigilanza e a controllo dello Stato.

10. Le persone minori di anni 18 che abitualmente e totalmente traggono i loro mezzi di sussistenza dalla prostituzione saranno rimpatriate e riconsegnate alle famiglie, previo accertamento che queste siano disposte ad accoglierle.

Se però esse non hanno congiunti disposti ad accoglierle e che offrano sicura garanzia di moralità, saranno per ordine del residente del tribunale affidate agli istituti di patronato di cui nel precedente articolo. A questo potrà addivenirsi anche per loro libera elezione.

11. All’onere derivante al bilancio dello Stato verrà fatto fronte, per un importo di cento milioni di lire, con le maggiori entrate previste dalla legge 9 aprile 1953, n° 248.

Capo III

Disposizioni finali e transitorie

12. È costituito un Corpo speciale femminile che gradualmente ed entro limiti consentiti sostituirà la polizia nelle funzioni inerenti ai servizi del buon costume e della prevenzione della delinquenza minorile e della prostituzione.

13. Per effetto della chiusura delle case di prostituzione presentemente autorizzata entro il termine previsto dall'art.2, si intendono risolti di pieno diritto, senza indennità e con decorrenza immediata, i contratti di locazione relativi alle case medesime.

È vietato ai proprietari di immobili di concludere un nuovo contratto di locazione colle persone sopra indicate.

14. Tutte le obbligazioni pecuniarie contratte verso i tenuti dalle donne delle case di prostituzione si presumono determinate da cause illecite. È ammessa la prova contraria.

15. Tutte le disposizioni contrarie alla presente legge, o comunque con essa incompatibili, sono abrogate.

Terza guerra mondiale...

... o quello che i media non dicono. Un documento inquietante che fa riflettere sui giochi di potere in atto nel mondo. Siamo in mano a dei pazzi.

venerdì 22 agosto 2008

Le verità nascoste

In questi giorni di propaganda, anche le cose semplici non possono essere dette, specialmente quando costituiscono scomode verità. In questa guerra mediatica non ci sono né vincitori, né vinti, ma ciò che rimane è semplicemente una situazione ancora più minacciosa per l'umanità. Non so chi menta di più, so solo che i media mondiali, occidentali e russi, non ci raccontano la verità. Viviamo in un'epoca di verità nascoste.

sabato 9 agosto 2008

Corriere georgiano


Da ieri il Corriere della Sera ha deciso di cambiare nome, e di adottare il criterio della non-equidistanza. Il Corriere, infatti, ha preso una posizione più vicina alla propaganda USA, pubblicando esclusivamente foto scioccanti che provengono da fonti georgian-americane. Per fortuna internet permette a tutti di distinguere la propaganda dalla realtà dei fatti. In effetti, durante la guerra in Iraq, coi suoi migliaia di morti, il Corriere non si sarebbe mai degnato di pubblicare l'immagine di una povera vecchia in rigor mortis, col corpo completamente bucherellato dalle schegge di qualche granata. O la foto di un uomo che regge un suo intimo da poco spirato per colpa di qualche colpo d'artiglieria. Tutte foto vere, reali, ma che rappresentano un'unica parte ed una sola verità: quella che vogliono impartirci! Evviva il Corriere georgiano!

sabato 28 giugno 2008

Enel al servizio del cittadino

Chi è il proprietario di Enel? Chi decide la politica aziendale? Chi finanzia la sua crescita economica? Lo stato deve rispondere di fronte ai cittadini.

venerdì 13 giugno 2008

Il Destino dei Profeti

Parole essenziali ma molto significative. Viva la libertà d'informazione.

martedì 20 maggio 2008

Inizio della fine

Speriamo che questo sia l'inizio della fine per quella macchina mangiasoldi che si chiama Microsoft e il sistema che ha creato... certo, dall'altra parte c'è un'altra macchina mangiasoldi che si chiama Apple... Ma Linux? Perché l'Europa non si decide ad adottare un sistema che taglierebbe costi enormi dal bilancio della spesa pubblica? Misteri di marketing!

lunedì 12 maggio 2008

Lavori pericolosi

Dicono spesso che il lavoro d'ufficio non sia pericoloso, invece da questo filmato si intravedono tutte le insidie che nasconde...

venerdì 2 maggio 2008

Petruccioli super partes

Oggi Claudio Petruccioli, presidente della RAI, è intervenuto sulla puntata di «Annozero» di giovedì scorso, dedicata a Beppe Grillo. Riportiamo alcune sue affermazioni: «A nessuno, quindi neppure a Michele Santoro è consentito confondere la libertà del giornalista e la responsabilità del conduttore con l'appalto, di fatto, della Tv Pubblica a Terzi che ne fanno un uso arbitrario e indecente (...) Giovedì sera Michele Santoro ha di nuovo messo il Servizio Pubblico Radiotelevisivo a disposizione di Beppe Grillo; il quale, dagli schermi della Rai ha rivolto insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al Presidente della Repubblica, oltrechè ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi. Il danno, l'umiliazione e la vergogna che vengono al Servizio Pubblico da questi episodi, sono incalcolabili; per la mia funzione e personalmente ne faccio ammenda e prendo impegno - nell'ambito delle mie responsabilità - a fare tutto il possibile per impedire che qualcosa del genere possa ripetersi».
Chiaro che da queste parole si prevede un nuovo pericoloso bavaglio all'informazione. La nostra fortuna è che al web questo bavaglio ancora non è applicabile. Ricordando il tentativo fallito del precedente governo di azzittire la rete, attendiamo ora fiduciosi l'intervento di questo nuovo governo che sicuramente saprà prendere in mano la situazione. Tra ukase e cangaceiros!

giovedì 1 maggio 2008

Motivi di una sconfitta annunciata

Il vero giornalismo comincia da qui: già ad ottobre 2007 era stata annunciata la sconfitta del PD. Peccato che i mass-media abbiano riportato sempre altre notizie e dato altre informazioni.

mercoledì 30 aprile 2008

Visco e gli specchi

Il post "La colonna infame" di Beppe Grillo è pertinente, anche se criticato da moltissimi bloggers. Ha perfettamente ragione, quando, parlando dei dati sensibili dei contribuenti messi on-line, scrive che "chiunque può accedere liberamente, senza essere identificato", e dunque "la criminalità organizzata non dovrà più indagare, presumere. Potrà andare a colpo sicuro collegandosi al sito dell’agenzia delle entrate". Certi dati devono essere resi disponibili a tutti gli enti che si occupano di entrate, dalla GdF ai vari Uffici sparsi per lo stivale. Ma a che pro renderli pubblici? Visco si difende, dichiarando che si tratta di «un fatto di trasparenza, di democrazia (...) Non vedo problemi, c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano. Era già pronto per gennaio, ma per evitare le polemiche in campagna elettorale ho chiesto di pubblicarle più tardi». Peccato che Visco non si sia accorto che nei telefilm americani a maneggiare dati sensibili siano agenti federali, o delle tasse, o poliziotti, ma non privati cittadini. Lo conosce l'inglese, il signor Visco? Vada a leggere, ad esempio, il sito dell'ufficio delle tasse dello Stato del Minnesota. Cercando di non sbagliare, cerchiamo di aiutarlo traducendo parte della pagina.
In questa pagina vengono divisi dati pubblici dai dati privati (sul sito si specifica che tutti i dati sono intesi come pubblici dal governo tranne quando ci sia una legge dello stato o federale che classifica i dati come non pubblici, privati o confidenziali).
Dati pubblici:
  • Tassa sulle scommesse legali
  • Tassa sul petrolio
  • Tassa sulle sigarette
  • Tassa sul tabacco
  • Tassa sui liquori
  • Tassa sulla proprietà
  • Tassa su generatore di rifiuti pericolosi
  • Tassa sui rifiuti solidi metropolitani
  • Tassa su discarica
  • Tassa contrattuale
  • Tassa della registrazione dell'ipoteca
  • Tasse sul premio di assicurazione
  • Tasse sull'estrazione mineraria
Dati privati o non pubblici:
  • Tassa sul reddito individuale
  • Trattenuta fiscale (alla fonte)
  • Tassa sul contratto di concessione aziendale
  • Indennizzi sulla tassa di proprietà
  • Tasse per le vendite e l'utilizzo
  • Tasse sulla previdenza del Minnesota
  • Tasse su proprietà patrimoniale e fiduciaria
  • Tasse sullo smaltimento dei rifiuti solidi
  • Tassa sui vestiti di pelliccia
  • Tasse sulle scommesse sportive
  • Tassa su sostanze controllate
Dunque, se le tasse su un reddito privato sono un dato sensibile, quindi non pubblico, come si può sostenere che in America l'accesso a tali dati è possibile per chiunque? In Minnesota, mi pare, vale il contrario.
Non capisco allora perché i blogger si scaglino contro Grillo. Usassero le medesime energie contro Visco e il Corriere della Sera.

giovedì 24 aprile 2008

Alemanno-Rutelli: botta e risposta!

Questo è un veloce botta e risposta.

Nuovo sindaco di Roma

Navigando sul net si possono attingere dati molto confidenziali, come ad es. le quote di Alemanno e Rutelli nelle scommesse inglesi. Al 13 aprile i due contendenti erano quotati quasi alla pari, con un minimo e risibile vantaggio di Rutelli. Anche se sono stati tolti dal net, i dati sono ancora consultabili nelle copie cache delle pagine eliminate. Dopo gli ultimi fatti di violenza nelle città italiane, credo ci sia stato il sorpasso. Ma tanto... cambierà poco. Cambiano le storie, ma sappiamo bene che gli ideali sono morti, e che i due contendenti sono semplici pupazzi in mano alla politica.

Armenia dimenticata


La giornata della memoria del genocidio degli armeni: il 24 aprile! In memoria del piccolo popolo massacrato dal nazionalismo turco invito alla lettura dell'intervento di Giovanni Ricciardi, dal titolo "Il genocidio degli armeni: una memoria negata".

mercoledì 23 aprile 2008

Diciamo basta!

La sindrome da accerchiamento si fa realtà. Viviamo in un quartiere periferico, che sta pian pianino raggiungendo il degrado generale della nostra cara città di Roma. Come cittadini siamo stanchi di subire. Credo sia giunto il momento di dire basta! Non è possibile che io mi senta più sicuro nelle periferie di Mosca o Pietroburgo, piuttosto che dietro casa mia. Ci dicono che il nostro è uno stato democratico, che in Russia la democrazia non esiste. Eppure i russi una dignità ce l'hanno. Noi invece ci facciamo infinocchiare dai nostri politici, e il loro legame religione-società-stato-informazione. Ci facciamo abbindolare da Veltrusconi vari che promettono sicurezza, sapendo di non poter mantenere nulla. E intanto qui ci circondano. Di seguito: 1) uno dei più grossi campi nomadi tra la Casilina e la Togliatti, 2) un avvallamento del terreno di fronte la piscina Augustea (Togliatti) pieno di nomadi e rumeni, 3) zingari che hanno cominciato ad occupare i posteggi pubblici al centro della Togliatti (di fronte a Euronics).
... per non parlare dei prati circostanti.
Sembra tutto così irreale, invece anche pizzicandoci le guance, l'incubo permane.

domenica 20 aprile 2008

Europe Vs. Italy

Un vecchio cortometraggio che ha fatto storia. Il contenuto - purtroppo - è quantomai attuale.

Un monito per il prossimo sindaco di Roma

Uno scienziato ricorda ai nostri politici quanto sia inutile e dannoso per l'uomo e per l'ambiente l'inceneritore. Un monito per il prossimo sindaco di Roma, e per chi ha creduto alle falsità vendute dalla politica fino ad oggi.

giovedì 17 aprile 2008

Politici precari

Queste elezioni sono state una delle più grandi farse della storia politica del nostro "bello" stivale. Ho il voltastomaco.
Mi sto chiedendo però:
considerata l'amicizia dello psiconano con Putin - ma anche l'altra amicizia con Bush - Berlusconi a quale distanza si colloca dal Kosovo?
Come cantava l'Albertone nazionale:
TE C'HANNO MAI MANNATO A QUER PAESE? ...

domenica 13 aprile 2008

In Inghilterra già sanno ... e ridono di noi!


Dall'immagine un semplice link. Entro le 15 di lunedì 14 aprile, se non avete intenzione di votare ma scommettere sui candidati "premier", potete farlo via internet in Inghilterra. Se guardate però le quote con cui valutano i nostri politici, vi renderete conto che per i bookmakers inglesi le nostre elezioni sono già finite... Cliccate sul grafico.

martedì 8 aprile 2008

Politiche o non politiche: questo è il problema!


Scoprire chi votare è semplice. Basta che clicchiate su queste immagini e verrete catapultati sulle pagine di un sito che vi permetterà, previa piccolo test, di conoscere le distanze tra voi e i partiti o liste alle prossime politiche 2008. Il tempo è poco: o decidete di non votare, oppure, se ancora non vi siete decisi, provate questo sistema. A me ha chiarito le idee, e ora so chi NON voterò mai. I vari Veltrusconi non avranno mai il mio - e spero il vostro - voto. Dopo aver osservato alcune scene tratte da vari Porta a Porta ho avuto nausea e dolori di pancia per tutta la notte.
Come potete leggere nel grafico sulla destra, Per il Bene Comune è la lista più vicina alle mie idee; seguono Italia dei Valori, Partito Socialista, Sinistra Arcobaleno, Sinistra Critica, Partito Comunista dei Lavoratori. Avrei molto da ridire su questi accostamenti, ma probabilmente il sistema si basa (fortunatamente) sui programmi politici e non sulle ideologie.
Insomma (con un fare all'Ajazzone): provare per credere!

lunedì 7 aprile 2008

Cambio d'opinione su amici Beppe Grillo Roma

Un programma molto bello, che però manca di alcuni riferimenti alla realtà locale. Se inizialmente avevo pensato a dare loro il mio voto, ho poi cominciato a dubitare sulle capacità di queste persone. Nella sezione sicurezza del loro programma non si fa alcun riferimento al problema che tocca la mia zona da vicino. Un'invasione lenta e silenziosa. Dietro casa purtroppo abbiamo uno dei campi nomadi più grandi di Roma. Di fronte al campo decine di "sfasciacarrozze". Tutto questo in un'area urbana dedicata a parco pubblico. L'illegalità - ormai più che ventennale - viene ignorata dalle istituzioni, e gli amici di Beppe Grillo non sono da meno. Si lotta contro inceneritori e nanoparticelle, ma a zingari e "sfasciacarrozze" è lasciata piena libertà di bruciare copertoni, gomma, e altro materiale tossico. Fumi neri si sprigionano da quelle parti e giungono fino alle nostre case. Non è stato ancora fatto uno studio locale sugli aumenti di tumore alle vie respiratorie, alle vie urinarie e al colon dovuti proprio al depositarsi di particelle altamente inquinanti. Siamo semplicemente carne da macello, lasciati a noi stessi. I politici locali, in particolare VIII e X circoscrizione, se ne fregano. Viale Palmiro Togliatti è diventato il far-west: una preferenziale usata dai furbetti, una corsia invasa da macchine parcheggiate di e per "sfasciacarrozze", l'illegalità che opera in quelle rimesse... Perché allora non spostare queste autodemolizioni e questi campi nomadi in zone bene della città? Perché non c'è nessuno nella lista degli amici di Beppe Grillo che ha speso una sola parola su questo argomento? Facendo una ricerca tramite google sul loro sito "grilliromanI", non si ha nessun risultato. Vergogna!

sabato 5 aprile 2008

Nanopolitici, nanotecnici e nanoparticelle

Per il bene comune tecnici, politici, giornalisti di parte, disonesti, scorretti, falsi e ignoranti devono essere mandati a casa. Casini è il primo della lista, fa finta di raccogliere i temi di Grillo e poi opta per il nucleare. Il sindaco di Matera è un avvocato: cosa ne capisce di fisica o di ingegneria? Non conosce neppure la differenza tra blob e blog. Eppure è in grado di stimare la pericolosità di blog, mentre non sa vedere la dannosità delle nanoparticelle...

mercoledì 2 aprile 2008

Per il bene comune

L'Italia è un po' come l'Alitalia, sta fallendo, ma tutti fanno finta di non sapere nulla. La politica è corresponsabile di questo dramma assieme all'alta finanza, le banche, gli industriali. Tutti hanno mangiato al grande piatto e si sono spartiti la torta. In questo hanno avuto un posto persino le associazioni criminali. In questo ha giocato un ruolo fondamentale il modo di fare "all'italiana". In Europa ridono pensando a noi. Beppe è un grillo parlante. Non è la verità assoluta, che non esiste. Ma i suoi discorsi hanno spesso un fondo di verità che fa riflettere. Molto - ma non tutto - di quello che lui dice si ritrova nel programma di questa lista civica nazionale, che Grillo - coerentemente - non appoggia.

martedì 1 aprile 2008

In risposta a Berlusconi

Cerchiamo per un attimo di abbassare il tono del blog. Anna Maria Galanti è la risposta magica a Berlusconi. Entrambi raccontano di barzellette e poteri occulti, ma tra i due i Grandi Antichi hanno scelto l'Anna Maria Galanti nazionale.

lunedì 31 marzo 2008

V per ...


Per piacere, affinché il monopolio dell'informazione controllata abbia un forte scossone, iscrivetevi al V2 cliccando sul banner nel lato destro della pagina.
Grazie.

sabato 29 marzo 2008

Italia barzelletta della UE

Non c'è politico in Italia che attualmente si distingua in maniera maggiore nel praticare lo sputtanamento dello stivale più del nostro caro candidato premier Veltrusconi (quello più basso). Questo breve video dimostra quanto i politici in Europa ridano del bel paese...

venerdì 28 marzo 2008

Estremismo ed estremità

Vorrei semplicemente che si aprisse un dibattito dopo la visione di questo documento propagandistico. Siete pregati di prepararvi spiritualmente e mentalmente: le immagini sono molto forti e violente.

lunedì 10 marzo 2008

Un uomo in Kittah


Leggere le notizie sul più grande quotidiano online in Italia è un piacere. In particolare, apprendere parole nuove, desuete. Da slavista devo dire di essere sorpreso ogni volta da differenti traslitterazioni di nomi russi. Nomi che esistono solo sulle pagine del Corriere (e probabilmente nella mente di chi scrive la notizia). Mi rendo conto però che non è un problema legato alle lingue slave, ma in generale a tutte le parole che il giornalista non ri-conosce. E dunque inventa. Così, oggi, in un'articolo che riporta l'opposizione di alcuni membri del PdL-Cdl alla candidatura di Ciarrapico nelle liste del PdL, Fiamma Nirenstein, durante la conferenza stampa di presentazione della sua candidatura nelle stesse liste, commentando le dichiarazioni dell'ex patron dell'AS Roma, avrebbe affermato: «Ho visto Fini con la Kittah chiedere scusa a Gerusalemme per quanto è accaduto, (...) ». Kittah è un modo nuovo nello slang dei giovani per dire kitty (la semantica del nome è legata a foto di gatti in pose dolci o simpatiche). Per l'occasione Fini ha dismesso la kippah (quello di cui parla Nirenstein) e cantato la canzone Vecchia kittah:

E' giunta mezzanotte,
si spengono i rumori,
si spegne anche l'insegna di quell'ultimo caffè¨;
le strade son deserte,
deserte e silenziose,
un'ultima carrozza cigolando se ne va.
Il fiume scorre lento,
frusciando sotto i ponti,
la luna splende in cielo,
dorme tutta la città :
solo va un uomo in kittah.
Ha una kittah per cappello,
due diamanti per gemelli,
un bastone di cristallo,
la gardenia nell'occhiello,
e sul candido gilè
un papillon, un papillon di seta blu.
Si avvicina lentamente
con incedere elegante,
ha l'aspetto trasognato,
malinconico ed assente,
non si sa da dove vien
nè dove va;
chi mai sarà
quell'uomo in kittah.
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit,
buona notte,
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati,
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.
Parapapa.
Bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit, bonne nuit,
buona notte,
va dicendo ad ogni cosa
ai fanali illuminati,
ad un gatto innamorato
che randagio se ne va.
Kittah kittah.

sabato 8 marzo 2008

Senza firma

Libertà di informazione? In Italia nemmeno l'ombra. Il più importante quotidiano, il Corriere online, preferisce raccontare barzellette piene di falsità. Nessuno controlla la veridicità delle affermazioni. Ancora una volta, infatti, dopo settimane di silenzi e mezze parole sul Kosovo, un breve trafiletto - SENZA FIRMA - in cui si raccontano favole:
1) l'Europa unita a riconoscere il Kosovo: Grecia, Spagna, Bulgaria, Romania, e la maggior parte delle Nazioni a fede ortodossa non riconoscono un Kosovo albanese (probabilmente conoscono la storia meglio di sedicenti politici e giornalisti)
2) Kustunica lascia perché voleva rompere con la UE: questo non significa, come vorrebbero far apparire, che i Serbi e lo stesso presidente Tadic vogliano abbandonare il Kosovo. Modi diversi di operare ma con gli stessi intenti. Tadic ha dichiarato che la Serbia sarà in grado di difendere i suoi diritti sul Kosovo solo entrando nella UE (fonte BBC).

martedì 4 marzo 2008

Libertà di informare

Internet è forse l'unico luogo ancora sicuro dove poter acquisire informazioni libere. Dubito sempre della veridicità, ma sono convinto che uno studio attento delle fonti può determinare o meno la validità del documento. Hanno falsamente accusato l'Iraq di Hussein per avere la possibilità di eliminare un vecchio scomodo "amico" e conquistare una terra ricca di petrolio. Cosa non ci fa credere che abbiamo montato la messinscena anche in Serbia per accaparrarsi una regione come il Kosovo (strategicamente importante e abbastanza povera e disordinata da essere facilmente governata). Di seguito l'ultima parte di un documentario olandese sul processo a Milosevic. Non siamo qui per giudicare l'uomo, ma per constatare quanto le informazioni dateci (e non) da media malati e obsoleti siano spesso fallaci, lontane dalla verità reale e troppo vicine ad una verità artificialmente costruita per uno scopo ben preciso. D'Alema please: NOT IN MY NAME!

Senza parole





lunedì 3 marzo 2008

Silenzio...


Sulla questione Kosovo è calato il silenzio. I mezzi d'informazione tacciono, e quando parlano non raccontano di storia o politica, ma semplicemente di ... ARIA FRITTA. Per fortuna esiste internet, e c'è la possibilità di documentarsi in maniera indipendente. Per questo non pubblico un nuovo post ma invito alla lettura di un blog di chi è sul campo: cliccate sull'immagine. Buona lettura.

mercoledì 27 febbraio 2008

Informazione o disinformazione?

La questione del Kosovo, di fondamentale importanza per la stabilità europea, sembra interessare poco i giornali di regime, che preferiscono parlare di papa e 194, di cronanca nera, di sanremo, piuttosto che affrontare con serietà l'argomento "indipendenza". Il ministro degli esteri D'Alema ha riconosciuto il Kosovo? Secondo i giornali il problema non è più di competenza dell'informazione italiana. Ricordo che un sondaggio sul Corriere ha mostrato quanto la maggioranza dei votanti non fosse d'accordo con l'indipendenza di questo stato fantoccio. Il diritto internazionale inoltre ne afferma la piena illegalità. La politica internazione è in fermento: il futuro presidente della Federazione Russa Medvedev è andato a Belgrado a rinsaldare l'alleanza Russia-Serbia. Mi pare di non aver letto nemmeno una riga sulle versioni elettroniche di Corriere o Repubblica. Magari sbaglio, o forse i giornali di regime ritengono che sia meglio tacere sull'argomento, e disinformare... tanto i lettori sono affamati di cronaca nera, ma completamente ignoranti sullo stato attuale della situazione internazionale. Il Giornale del 26 febbraio ha scritto: "Giovedì scorso i manifestanti serbi, anziché assaltare la nostra ambasciata, come hanno fatto con quella americana a poche centinaia di metri, si sono limitati a esporre uno striscione. In perfetto italiano era scritto «Ieri il duce oggi D’Alema»". Riconoscono dunque che l'imposizione dall'alto non è stata fatta nel nome degli italiani, ma di qualche interesse su cui i cittadini non vengono edotti.
Signor D'Alema, NOT IN MY NAME.

giovedì 21 febbraio 2008

Riconoscimenti: NOT IN MY NAME!

Non ci si poteva aspettare altro. Italia semplice dependance degli Stati Uniti. Dalema ministro fantoccio. Parliamo d'Europa ma non rispettiamo le decisioni della Comunità Europea (mi riferisco al caso Europa7). Ma ci affrettiamo a riconoscere il Kosovo. L'Europa, giustamente, sul Kosovo è profondamente divisa. Io non credo che le motivazioni addotte al riconoscimento siano valide. Non lo credo, perché partendo dal principio del Kosovo chiunque può rivendicare una propria indipendenza. Lo potrebbe fare la Sicilia, la Sardegna, l'Alto Adige, la stessa Lombardia, la Padania... insomma, riconoscere il Kosovo significa dare ragione al secessionismo. Oppure dire che ciò che è vero da una parte del mondo non è la stessa cosa da un'altra. Se si riconosce un'ordine costituito, il Kosovo è parte - storicamente e fisicamente - della Serbia, gli albanesi del Kosovo una minoranza, e dunque la Serbia ha tutti i diritti per mantenere questa regione all'interno del suo territorio. Se non fosse così, questo significherebbe che tutti noi potremmo chiedere l'indipendenza dall'Italia. Alcuni direbbero: oggi ho convocato il massimo consiglio che mi rappresenta, me medesimo, e ho statuito che il Governo Italiano non rappresenta la mia persona, dunque dichiaro la mia casa indipendente dallo Stato Italiano. Ecco, che ognuno si faccia una secessione in casa propria, cominciando dal ministro Dalema e le sue bombe su Belgrado. Vergogna. Dalema, not in my name.

sabato 26 gennaio 2008

Studi Slavistici

Sull'ultimo numero di Studi Slavistici (IV, 2007) è possibile leggere il mio articolo:

Boris Akunin e il romanzo antinichilista giudeofobico di fine Ottocento

Percorsi della Memoria


Da alcuni giorni è possibile consultare online la pubblicazione degli atti del convegno interdisciplinare Percorsi della Memoria
che include il mio articolo:
La memoria funzionale di un antisemita dell’Ottocento russo (S. K. Efron-Litvin)