mercoledì 31 ottobre 2007

Una PA uggiosa

La Pubblica Amministrazione non funziona. Si regge su un manipolo di volontari che credono che lavorare bene serva a garantire un futuro a sé stessi e ai propri figli. Gente che viene pagata con stipendi da fame, che - se non si fa furba - non usufruisce dei privilegi dei furbi. La Pubblica Amministrazione è una piovra che con i suoi tentacoli avvolge i più deboli in una morsa mortale. Dal parcheggio per i dipendenti (che non basta mai per tutti) alla ditta dell'amico (che sicuramente lavorerà a dispetto della ditta più conveniente). E' una mafia stratificata nel genoma italiano. Ognuno di noi è colpevole, perché non può non adeguarsi al sistema piramidale in cui viene collocato. Ho un forte senso di nausea...

martedì 30 ottobre 2007

Accademia e conoscenza

Vorrei provare a delineare la distanza che si è creata nel corso degli anni tra accademia e conoscenza. Due mondi distinti. A cosa serve la conoscenza nell'accademia? E' più importante l'apparire, o invece ciò che si è veramente? Va avanti chi prova a cambiare la staticità delle istituzioni, o chi di quella staticità approfitta costantemente? La conoscenza è in divenire, l'accademia è in essere, e - purtroppo - non esiste un punto d'unione.

sabato 27 ottobre 2007

Vista - non Vista

Microsoft, un nome, una garanzia (?). Capace di trasformare il sistema operativo in un grande pantano dove "dividere et imperare". Un sistema operativo pesantissimo che ha problemi con firewall e antivirus, che non ti permette l'istallazione di maggior parte dei programmi che avevi comprato per XP, che non ti fa vedere vecchi video, ... una sola parola da associare a Vista: "merda". Provate sul motore di ricerca di google a scrivere "Vista" e "merda": leggerete perché è meglio rimanere con XP oppure passare a Linux o MacOS.

giovedì 25 ottobre 2007

La zona di Lozano

Il marine Lozano non può essere processato in Italia. La moglie di Calipari grida al mondo la disperazione per la sudditanza italiana agli Stati Uniti. In due secoli, pieni di sangue e di morte, abbiamo combattuto per la libertà e la democrazia, in nome della libertà e della democrazia. E ci ritroviamo sudditi e non più cittadini. Citoyen è ormai una parola rivoluzionaria. O forse - citoyen è di nuovo una parola rivoluzionaria. Nel mondo non ci sarà libertà e democrazia fino a che i cittadini degli Stati Uniti - in particolare i militari - non riconosceranno i tribunali stranieri perché giudichino i loro reati. La lunga scia di sangue innocente deve finire. E chi ha sbagliato, paghi. Ma i nostri politici non hanno le "palle".

Novità vs. Ripetizione

Avevo immaginato Passato e Pensieri come un diario in cui mettere qualcosa di mio, e dare la possibilità ad alcuni di controbattere le mie idee, o di esprimerne di nuove. Non avevo inteso il blog come luogo - come si fa in molti altri luoghi - dove copiare e incollare articoli di altri. Un luogo invece in cui i post - brevi e di proprio pugno, fossero fatti di parole taglienti come lame. Le parole degli altri - in questo caso infatti - sono armi già usate e ormai spuntate.

mercoledì 24 ottobre 2007

Mondo-Italia = 1-0

In tutto il mondo si parla della legge Levi-Prodi. L'Italia dipinta come una seconda Cina. Nemmeno con Berlusconi si era arrivati a tanto...

martedì 23 ottobre 2007

Un pensiero al giorno

Che necessità abbiamo di mettere per iscritto i nostri pensieri, per di più giorno dopo giorno?
Probabilmente l'effetto che questo porta alla nostra mente è del tutto salutare. Non viviamo solo d'intimità. A volte gridare al mondo ciò che è celato nei nostri pensieri è un bene inestimabile che arricchisce non solo la nostra vita, ma anche quella di chi le nostre urla percepisce.
La nostra società - la società dell'informazione - ha problemi di comunicazione interpersonale. La posta elettronica allontana chi è vicino e avvicina chi è lontano: uno strano gioco in cui le persone che potresti vedere facilmente - quasi ogni giorno - finiscono col perdere lo spessore del reale che le dovrebbe invece contraddistinguere. Torniamo a parlarci.

lunedì 22 ottobre 2007

Roma gela

Fa freddo. Il clima è gelido non solo per le strade di questa splendida città, ma ovunque: nella vita di tutti i giorni, nei momenti di lavoro, di studio... è tutto ghiacciato. Il futuro è un cubetto in un frigorifero chiuso. Non c'è luce, ma solo freddo, troppo freddo.
Chiuderanno i blog? La parola "censura" non viene ancora utilizzata. La propaganda già lavora. Per le strade grandi manifesti in cui una splendida infermiera ci ricorda che "pane, amore e sanità": come se il nostro sistema fosse il migliore. I nostri medici - competentissimi - sono quasi tutti all'estero. La ricerca scappa lontano dall'Italia. Un ministro della Repubblica caccia un PM perché indaga sulla politica.
Fa freddo. Le porte del frigorifero sono incollate... troppo freddo.

domenica 21 ottobre 2007

Roma - nia / Roma - mia

Domenica scorsa sono capitato alla stazione Ostiense. Con un computer portatile e un piccolo borsello a tracolla entro nel colonnato che precede l'ingresso in stazione. Da lontano risuona un fischio, e due individui si muovono nella mia direzione. Varco la soglia e comincio a cercare sul tabellone degli arrivi il binario del treno su cui viaggia Mara (che sono venuto a prendere). Vedo con la coda dell'occhio che questi due balordi si piazzano dietro di me, al ché scatto verso un altro angolo di stazione, su cui c'è un altro pannello, e continuo a cercare orario e binario. Dopo alcuni secondi i due mascalzoni nuovamente si avvicinano di soppiatto alle mie spalle. Ma - ancora allertato - accortomi dell'agguato, impreco ed entro nel bar che ho di fronte. Sventata la rapina, decido quindi di andare ad aspettare Mara alla stazione successiva - la stazione Tuscolana. Se mi avessero aggredito e derubato, avrebbe fatto notizia unicamente per il fatto che nel computer c'era il lavoro di tre anni di dottorato. La stampa invece ha dovuto ben rimarcare il fatto che ieri sera Lamberto Sposini sia stato aggredito e derubato di un orologio vicino al Colosseo.
Sono più che sicuro che i miei presunti pseudo-aggressori fossero di origine romena (comunque non italiani). Non sono xenofobo e non cavalco campagne xenofobe. Credo solo che lo Stato Italiano sia in parte colpevole di questa situazione, e la politica debba salire sul banco degli imputati: una Nazione che si nasconde dietro all'indulto (bi-partisan) chiunque commetta un reato ha quasi la sicurezza che non sconterà mai nulla. Rimarcare il fatto che a delinquere siano stranieri non elimina il problema.
Italia - paese di ignoranti. Stampa - propaganda dei partiti. Politica - la legge è uguale per tutti, ma per alcuni è ancora più uguale che per gli altri. Paese garantista - chi delinque ha più diritti di chi vive onestamente.

Post-modifica

Qualche giorno fa ho pubblicato un post vuoto per semplice errore di digitazione. Pare che il sistema non permetta di cancellare post vuoti ma già pubblicati.
Ormai siamo così informatizzati che - schiavi della tecnologia - diciamo che una cosa è impossibile semplicemente perché un programma non ce lo consente. Stiamo costruendo un uomo che - per pensare - ha bisogno delle macchine. Il blog deve essere invece un chiaro esempio di come - senza contenuti - la tecnologia non serve a nulla.
Casini - uomo sapiente e ingegnoso - qualche giorno fa in televisione ha espresso preoccupazione per il futuro universitario della figlia: la giovane Casini vorrebbe iscriversi - a dispetto del padre - in una facoltà che ha che fare con la Comunicazione. Ma a che servono le materie umanistiche? Infondo Casini è semplicemente uno scienziato. Un uomo tecnologico che non ha bisogno di contenuti. Un genio che difende a spada tratta il nucleare... lui, laureato in Giurisprudenza. Casini è un uomo della scienza! Che urla - dall'alto pulpito di divorziato cattolico (!) - e sbraita di tecnologia e nucleare, e fa partire una nuova crociata contro tutto ciò che rappresenta un contenuto. Ma se il suo contenitore intellettuale è deserto, ciò non significa che debba riempire il nostro con bazzecole da "scienziato dei tempi moderni". A Casini farei leggere un bel testo, scritto cent'anni fa da un professore inglese, I.A.Richards, in cui si sostiene l'esistenza di un dovere morale per l'uomo di lettere: accompagnare la scienza nel suo percorso evolutivo.

venerdì 19 ottobre 2007

Il passato rimosso

«Alle grida strazianti e dolenti di una folla che pan domandava, il feroce monarchico Bava gli affamati col piombo sfamò. Furon mille i caduti innocenti sotto il fuoco degli armati caini e al furor dei soldati assassini "Morte ai vili", la plebe gridò. Deh, non rider, sabauda marmaglia: se il fucile ha domato i ribelli, se i fratelli hanno ucciso i fratelli, sul tuo capo quel sangue cadrà. La panciuta caterva dei ladri, dopo avervi ogni bene usurpato, la lor sete ha di sangue saziato in quel giorno nefasto e feral. Su, piangete mestissime madri, quando oscura discende la sera, per i figli gettati in galera, per gli uccisi dal piombo fatal. » [canto popolare]

Oggi il prezzo del pane è aumentato dell'80% in poche ore. Il Governo ha paura e pare impazzito, ma non fa nulla per migliorare le condizioni dei suoi cittadini. Rivivremo forse una nuova "protesta dello stomaco"?

Semilibertà condizionata

L'Italia è un paese con un enorme difetto: gli italiani. E' l'unico paese in Europa in cui si sta tentando di tappare la bocca - e impedire di esprimere i propri pensieri - agli uomini liberi. La cosa ancora più preoccupante è che gli uomini al Governo hanno ormai perso la testa, e - come una fiera impazzita - cominciano a mordere ovunque.
Come fare? Continuare a servire uno Stato ignobile, che non riconosce meriti ma fa sopravvivere unicamente gli amici? Vieta le voci dissonanti?
E' strano che nel 2007 risuonino nell'aria quelle parole rivoluzionarie proprie dell'Ottocento.
Gli universitari ora stanno a dormire. Nel '68, quaranta anni fa, alzarono la testa: quegli stessi universitari che oggi sono al Governo!
Vergogna.

giovedì 18 ottobre 2007

Primo

E' il primo messaggio sul mio blog. All'una di notte, avendo davanti poco più di sei ore di sonno, non posso approfondire quello che sarebbe naturale dopo una giornata intensa... una vita intensa, un passato intenso ma un futuro incerto. Questa sera la trasmissione di Santoro ha ricordato che il nostro futuro è in pericolo, domenica scorsa il concetto è stato tristemente sottolineato da Report. Io devo andare avanti così, "tirare innanzi" senza sapere se domani avrò un lavoro che mi soddisfi. Un bamboccione di 34 anni che è dovuto scendere a compromessi con la propria coscienza pur di "andare avanti": lo Stato, d'altronde, si dimentica - col suo perverso apparato burocratico - di finanziare la ricerca. Come diceva Blok: "Vedo le navi ...".