domenica 18 novembre 2007

Kosovo, populismo e antidemocrazia.

Mi chiedo dove siano l'Unione Europea, la NATO, la KFOR, la legalità. L'OCSE è una presa per i fondelli. La minoranza serba non è andata a votare per protesta, e la maggioranza albanese ha decretato la vittoria del partito per l'indipendenza, un po' come se da noi si tenessero elezioni in Lombardia e, dopo la vittoria della Lega, si cominciasse a parlare d'indipendenza politica della regione. La NATO ha bombardato la Serbia, ora l'Europa dovrebbe agire per contrastare i "guerriglieri" populisti e antidemocratici del PDK.

sabato 17 novembre 2007

Giustificazioni di Democrazia.

Gli esportatori di Democrazia usano libri, giornali, mass-media, per screditare l'avversario politico e militare. La teoria contenuta nell'ultimo romanzo dello scrittore J.P. de Sales (cioè Saddam sarebbe il figlio di Hitler) viene infatti ben sottolineata dal quotidiano di Stato, il Corriere della Sera, dalla giornalista Alessandra Farkas. Ogni settimana il Corriere ci dona imperdibili perle di saggezza che giustificano politica e guerre degli esportatori di Democrazia.

Lapidazione di Stato

Il giovane Sandri è morto colpito da un colpo di pistola. Nelle sue tasche hanno trovato pietre. Le stesse pietre con cui hanno sfondato la testa al giovane Giuliani, un ragazzo ucciso da un colpo di pistola.
Quando la situazione scivola di mano, c'è qualcuno - un potere occulto, lo Stato nello Stato, una élite di capi, ... - che ordinerebbe di camuffare l'omicidio di Stato in qualcos'altro. Appena ci si accorge dell'errore, subito entrerebbe in azione il reparto camuffamento e la scena del crimine viene riempita - dal nulla - di armi, coltelli, biglie, sassi.
Noi non capiamo. Veniamo semplicemente informati di quello che ci vogliono far sapere. E così la realtà si tinge di giallo, la fame di notizie si fa sempre più presente, e voci ripetono: "Dare notizie di verità e giustizia". Ma quale verità? Quale giustizia?
Quella della lapidazione di Stato.

giovedì 15 novembre 2007

Contenuti e Contenitori

Il problema è di fondamentale importanza. Certi contenitori, attraverso determinati contenuti, svolgono un ruolo educativo, e la società, appresi questi contenuti, dopo averli ben metabolizzati, li fa propri. Anche se i contenuti non hanno ragione di essere.
In questi ultimi anni si è svolta una vera e propria campagna anti-slavo, perché - inizialmente per un problema di confini politici (slavo = europa dell'est = comunismo) - la nozione di slavo, sganciata da significati precedenti, è stata semantizzata come "abitante dell'Europa orientale". Questo provocherebbe due stravolgimenti della realtà:
1) qualsiasi abitante dell'Europa orientale sarebbe uno slavo
2) lo slavo avrebbe caratterstiche estetiche e fonetiche comuni per tutta l'Europa orientale.
Ma non è così. La cosa grave è che questo venga ritenuto tale da ogni strato della società, in particolare dai giornalisti. La banda degli slavi, l'accento slavo, il volto dello slavo. Se esiste un antisemitismo, esiste purtroppo un antislavismo.
I rumeni non sono slavi.
Gli albanesi non sono slavi.
I moldavi non sono slavi.
Ma soprattutto dire slavo nel 2007 non ha senso. E' come se gli altri popoli chiamassero romanzi (o latini) gli italiani. E i mafiosi in Germania o in America dei banditi dall'accento romanzo col volto romanzo. L'unità slava, se mai c'è stata, è un'entità che si avvicina temporalmente alla nascita di Cristo.
I russi sono slavi, ma sono soprattutto russi.
I polacchi sono slavi, ma sono soprattutto polacchi.
I loro accenti sono diversi, e - se si ha orecchio e conoscenze - si è in grado di riconoscere se chi sta parlando sia polacco o russo. Dire slavo, dal punto di vista sociale e politico, non vuol dire nulla. In particolare poi se quello che sta parlando in un italiano stentato o nella sua lingua madre è albanese, rumeno, zingaro.
Che cosa fa lo Stato Italiano per cambiare questo stato di cose? E i giornali? Perché, quando si deve trattare determinati argomenti, non ci sono dei consulenti esperti? In Italia abbiamo consulenze inutili di tutti i tipi che ci costano miliardi di euro ogni anno. E le consulenze utili invece sono lasciate fuori da contenuti e contenitori.

lunedì 12 novembre 2007

Fantasia e realtà

In televisione Porta a Porta ... un senso di nausea! Argomenti ... sempre gli stessi, parole inutili di persone inutili che sentenziano su cose che - alla fine dei conti - non conoscono nel dettaglio o non conoscono affatto. La superficialità della televisione, o meglio - televisione e giornalismo. L'uso del blog diviene l'alibi per qualsiasi accusa, la soluzione ad ogni dramma umano, la chiave di lettura del male. Se Edgar A. Poe fosse nato nel 1973, ora - 34 anni - avrebbe un suo blog: "Il Corvo Umano". Se poi fosse morta - per qualche arcano motivo - una persona di sua conoscenza, la figura di Poe avrebbe cominciato ad incarnare il male estremo: lui, un depravato, un drogato, un alcolizzato, un letterato, si, lui, l'assassino. Una personalità distorta? O forse la distorsione della realtà da parte di chi quel blog recepisce.
No, noi non chiuderemo i nostri blog, capito GIORNALISTI DA QUATTRO COPECHI?

Violenza

Si continua a parlare di violenza. L'Italia non è quella pacifica penisola del sole, del mare, pizza pasta e mandolino... l'Italia è un paese brutto, perché in Italia vivono gli italiani! Un popolo non-popolo diviso da lingua, usi, costumi. Un popolo così diviso che non ha una sua vera rappresentanza politica. Un popolo così profondamente diviso che ... è ancora più facile da governare. Un popolo che vive la propaganda, la beve come il latte della sua esistenza.

sabato 10 novembre 2007

La notte dai lunghi coltelli

I mass-media sono concentrati sugli omicidi. Dal 2002 puntate infinite di programmi-spazzatura su Cogne & co., assieme ad una quantità incredibile di pagine... Negli ultimi mesi gli omicidi si susseguono in un roteare vorticoso, mentre le notizie importanti sono messe in secondo piano. Si parla di tutto: partiti-movimenti che nascono a sinistra come a destra, dichiarazioni politiche, nucleare nucleare nucleare e no-al-nucleare no-alla-TAV no-al-mondo, Rignano-Flaminio, Garlasco, Amanda Knox e Meredith Kercher, e così all'infinito. Ma: cosa sta facendo il nostro governo? Come lavorano i nostri politici? La situazione economica in Italia? I lavoratori con contratti di Pulcinella? La situazione dell'università e della ricerca? Il trattamento di fine rapporto? I prestiti delle Banche a regioni, comuni, province, ministeri, istituzioni, ...? La svendita dell'Italia? Le basi militari americane in Italia? I nuovi poveri? Potrei continuare per ore... Grillo ha ragione: in Italia l'informazione è viziata!

giovedì 8 novembre 2007

Casi-n-uclear

Casini apre la bocca e continua a parlare di nucleare. Spalanca le fauci e gli dà fiato. Casini, il nuovo leader del centro-destra, un uomo - figlio di Forlani - che dovrebbe solamente vergognarsi di autodefinirsi "politico". Uno pseudo-politico borioso con il cervello di una medusa. Casini: BASTA! io NON c'entro!

mercoledì 7 novembre 2007

Georgia, USA e Russia

In Georgia si manifesta contro la cattiva gestione del governo filo-americano? Per il presidente Saakashvili è colpa dei servizi segreti russi. Evidente è il sistema di pensiero americanofilo per cui il male viene da Russia/ex-SSSR, mentre il bene esclusivamente da occidente/democrazia/USA. Un sistema culturale in cui il bene siamo noi, il male gli altri (specialmente se sono russi). La Russia, i cui rappresentanti politici non sono affatto dei santi, né uomini fededegni, non è però il male assoluto. Il male assoluto è, ad es., la cancellazione dei diritti umani da un sistema culturale. Le guerre si fanno anche con le parole, ma in questa guerra ci sono solo due perdenti, e nessun vincitore. E il popolo - lo strato sociale che maggiormente subisce le mancanze del sistema - è "avvinghiato in una stretta mortale". Altro che il "reset" di Grillo!

JFK: CIA e Servizi Segreti Rumeni

Il braccio destro di Nicolae Ceausescu, prontamente arruolato dalla CIA, oggi ci da lezioni di storia, pubblica libri e imputa ad altri quello che - evidentemente - gli americani hanno fatto a loro stessi: togliere di mezzo un presidente scomodo. La notizia - ovviamente - è stata ampiamente riportata dal Corriere - organo di regime - con un lungo articolo. E - naturalmente - il libro scritto da questo signore deve essere ben pubblicizzato in Italia. La storia si può riscrivere. Noi - purtroppo - siamo l'America.

martedì 6 novembre 2007

Comprendere la vita

Oggi ci siamo e domani - chi lo sa'. Alla vita non c'è speranza se non viverla compiutamente. Non compiamo la nostra vita semplicemente riproducendo in altri la nostra essenza. Non sono solo i figli il nostro compimento. Non sono solo gli altri che ci permettono di sopravvivere. Ma siamo noi stessi, è in noi che la vita - la nostra vita - si compie e si conclude. Dobbiamo per questo abbandonarci all'inevitabilità dell'esistenza, oppure abbiamo il dovere di ribellarci al suo corso, modificandolo a nostro piacimento?

domenica 4 novembre 2007

Onestà intellettuale

L'anno scorso, per alcuni mesi, ha vissuto con noi un'amica rumena. Laurea in economia (non riconosciuta in Italia) ha fatto per anni la badante in casa di un noto politico di alcuni anni fa. Al momento lavora - tra alti e bassi - negli alberghi più esclusivi d'Italia, come governante. Una donna che ha sempre combattuto per avere il suo permesso di soggiorno, ed essere in regola con la legge italiana. Rispettosa e precisa. Un modello di onestà per molti dei suoi connazionali. Non potrò mai dimenticare le sue parole: "Quando sento che ci sono dei rumeni, evito di parlare e faccio finta di non capire. Ho paura perché non sai mai chi hai davanti". Una donna spaventata dai suoi connazionali. D'altronde, più di cento anni fà, a New York, quanti italiani facevano finta di non essere italiani, pur di non avere rapporti con la loro stessa comunità?
Un dato che fa riflettere: dal gennaio 2007 in Romania sono calati i crimini del 60%. Il governo rumeno non controlla in uscita, e permette a tutti - cosa vietata dalla CE - di muoversi liberamente. Per legge la libera circolazione di uomini all'interno della CE è limitata ai soggetti che non abbiano subito procedimenti penali, quindi non socialmente pericolosi. La Romania risparmia l'onere su sicurezza e carceri, delegando tutto all'Europa.
Ovviamente la criminalità in Italia è composta in numero minore da delinquenti extracomunitari, però è vero che tra loro la percentuale più alta consiste in rumeni.
Il problema esiste, e non va sottovalutato. Non è problema etnico, ma di scelte politiche: la Romania la sua scelta l'ha fatta, e l'Italia sta subendo in modo massiccio il peso di tali scelte! Vergogna!

sabato 3 novembre 2007

Ambasciate, Ministeri, ordine pubblico

La Romania chiede all'Italia di far luce sugli eventi che ieri sera hanno avuto luogo nella periferia di Roma. Tre cittadini rumeni sono stati malmenati da una squadra di "pogromsiki". Non ha però chiesto che sia fatta luce sui migliaia di delitti contro cose o persone che i cittadini rumeni compiono ogni giorno in Italia. Il razzismo è un fenomeno che nasce - oltre che da ignoranza - da un disagio. Cosa fa la Romania affinché quel disagio non sia più una delle componenti dalla forza distruttiva del razzismo? Qual'è l'impegno che ha nel sociale e nel settore dell'istruzione? La Romania chiede all'Italia di intervenire, la Romania - uno stato in cui la parola "legge" è pensata - più o meno - "alla Mastella".

venerdì 2 novembre 2007

Pogrom 2007

Stasera i cittadini di Roma hanno detto basta alla civiltà. Specialmente perché la civiltà che rappresenta la città di Roma non è la civiltà che rappresenta i romani. Chi parla di civiltà quando una città è lasciata alla mercé di malfattori di ogni sorta? Come si fa a pronunciare giudizi su una popolazione stanca di soprusi, angherie, furti, rapine, prostituzione, droga, omicidi... George Santayana scriveva che quelli che dimenticano il passato sono condannati a ripeterlo. Bastoni, coltelli, falci: avete mai letto racconti di pogrom avvenuti 150 anni fa nella Russia zarista? Ma come insegna Todorov "il medesimo fatto ... può ricevere interpretazioni opposte e servire di giustificazione a politici in contrapposizione fra di loro". Inviterei i politici che parlano di accoglienza e integrazione a vivere gomito a gomito con le "situazioni di tolleranza": diventerebbero essi stessi dei razzisti violenti dediti a pogrom.