domenica 21 ottobre 2007

Roma - nia / Roma - mia

Domenica scorsa sono capitato alla stazione Ostiense. Con un computer portatile e un piccolo borsello a tracolla entro nel colonnato che precede l'ingresso in stazione. Da lontano risuona un fischio, e due individui si muovono nella mia direzione. Varco la soglia e comincio a cercare sul tabellone degli arrivi il binario del treno su cui viaggia Mara (che sono venuto a prendere). Vedo con la coda dell'occhio che questi due balordi si piazzano dietro di me, al ché scatto verso un altro angolo di stazione, su cui c'è un altro pannello, e continuo a cercare orario e binario. Dopo alcuni secondi i due mascalzoni nuovamente si avvicinano di soppiatto alle mie spalle. Ma - ancora allertato - accortomi dell'agguato, impreco ed entro nel bar che ho di fronte. Sventata la rapina, decido quindi di andare ad aspettare Mara alla stazione successiva - la stazione Tuscolana. Se mi avessero aggredito e derubato, avrebbe fatto notizia unicamente per il fatto che nel computer c'era il lavoro di tre anni di dottorato. La stampa invece ha dovuto ben rimarcare il fatto che ieri sera Lamberto Sposini sia stato aggredito e derubato di un orologio vicino al Colosseo.
Sono più che sicuro che i miei presunti pseudo-aggressori fossero di origine romena (comunque non italiani). Non sono xenofobo e non cavalco campagne xenofobe. Credo solo che lo Stato Italiano sia in parte colpevole di questa situazione, e la politica debba salire sul banco degli imputati: una Nazione che si nasconde dietro all'indulto (bi-partisan) chiunque commetta un reato ha quasi la sicurezza che non sconterà mai nulla. Rimarcare il fatto che a delinquere siano stranieri non elimina il problema.
Italia - paese di ignoranti. Stampa - propaganda dei partiti. Politica - la legge è uguale per tutti, ma per alcuni è ancora più uguale che per gli altri. Paese garantista - chi delinque ha più diritti di chi vive onestamente.

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